Per tutto il mese di ottobre “Marmo, terracotta e altro ancora”

Ottobre 7, 2024

Per tutto il mese di ottobre “MARMO, TERRACOTTA e altro ancora”

Parte della serie di quattro mostre “Reperti in vista: lo scavo nelle tue mani”, arriva dopo “Affreschi e stucchi: gesti e colori perduti”


Dalle pitture da giardino ai frammenti di agata, dalle ceramiche della mensa a oggetti di uso quotidiano come fermagli per capelli o il peso di piombo di una bilancia. Sono solo alcuni dei reperti esposti fino a dicembre nel nostro museo grazie a “Reperti in vista: lo scavo nelle tue mani”, una serie di quattro mostre tematiche che porteranno alla luce una cinquantina di frammenti di oggetti conservati nei magazzini del museo e finora mai mostrati prima al pubblico. Dopo il successo dell’esposizione di settembre “Affreschi e stucchi: gesti e colori perduti”, ha preso il via in questi giorni “Marmo, terracotta e altro ancora” che sarà visibile per tutto il mese di ottobre.

L’obiettivo della mostra, finanziata dalla Regione del Veneto, è offrire ai visitatori un’occasione per vedere di più e più da vicino, valorizzando anche quei reperti che rimangono nei magazzini del museo per le necessarie e inevitabili scelte espositive degli archeologi, ma che contribuiscono comunque a raccontare la storia delle terme e del territorio delle acque patavine, a volte aggiungendo ulteriori significativi dettagli.
Inoltre, in virtù della collocazione dei reperti nelle due sale dedicate alle aree archeologiche del territorio che li hanno maggiormente restituiti, le terme di viale Stazione/via degli Scavi e la villa di via Neroniana, le mostre saranno integrate nel percorso di visita del museo senza quindi alcun costo aggiuntivo per i visitatori.

Al centro nuove tecnologie e inclusività, in continuità con il resto del museo. Ciascuna vetrina sarà infatti dotata di QR code tramite il quale il visitatore potrà scaricare e visualizzare i modelli 3d e i contenuti testuali che accompagnano alcuni dei reperti. Ancora, contrariamente a quanto accade solitamente nei musei, il pubblico avrà la possibilità di “toccare” con mano dei reperti selezionati sotto la supervisione degli archeologi di Lapis, percependone direttamente la forma, la misura e il peso, la materia…; in programma anche giornate di visita dedicate in particolare a visitatori con disabilità visiva, uditiva o cognitiva.

Tra i materiali utilizzati per decorare terme e ville esposti in queste settimane, spiccano i frammenti di agata, pietra dura proveniente probabilmente dall’India, che confermano i fiorenti commerci via mare con l’Estremo Oriente. Tutti testimoniano una storia che dal III secolo d.C. in poi non è stata raccontata: quella delle “Aquae Patavinae”.


Le mostre sono incluse nel percorso di visita e nel ticket di ingresso del Museo e sono visibili negli orari e giorni di apertura del Museo: venerdì dalle 16 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 19. Tutti gli altri giorni ingresso con prenotazione obbligatoria per scolaresche e gruppi.



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