Per tutto il mese di dicembre “UNA GIORNATA DI 2000 ANNI FA: oggetti quotidiani”
Si tratta dell’ultima delle quattro mostre tematiche “Reperti in vista: lo scavo nelle tue mani”
Dalle vicine aree archeologiche delle terme di viale Stazione/via degli Scavi e della villa di via Neroniana, nuovi frammenti in mostra che raccontano la vita quotidiana ai tempi dell’antica Roma. Ha preso il via a inizio mese la mostra “Una giornata di 2000 anni fa: oggetti quotidiani” che sarà visibile per tutto dicembre.
Si tratta dell’ultima della serie di quattro mostre tematiche “Reperti in vista: lo scavo nelle tue mani” che arriva dopo “Affreschi e stucchi: gesti e colori perduti” di settembre, “Marmo, terracotta e altro ancora” di ottobre e “La cucina e la tavola: ars culinaria” di novembre. Finanziate dalla Regione del Veneto, le mostre – tutte integrate nel percorso di visita e incluse nel biglietto d’ingresso – stanno portando alla luce numerosi frammenti di oggetti conservati nei magazzini del museo e finora mai mostrati prima al pubblico. L’obiettivo è di offrire ai visitatori un’occasione per vedere di più e più da vicino, valorizzando anche quei reperti che rimangono nei magazzini del museo per le necessarie e inevitabili scelte espositive degli archeologi, ma che contribuiscono comunque a raccontare la storia delle terme e del territorio delle acque patavine, a volte aggiungendo ulteriori significativi dettagli.
In vetrina dalle pedine da gioco che raccontano le attività del tempo libero allo spillone per le acconciature, fino al peso di piombo di una bilancia e alcuni frammenti di vetri conservati intatti nei loro vivaci colori tanto da somigliare in taluni casi alle murrine. E ancora, un oggetto tipico della toeletta personale: un “nettaunghie” non troppo diverso da quelli presenti ancora oggi nelle nostre case.
Due gli elementi su cui l’associazione Lapis, che gestisce il museo per conto del Comune di Montegrotto Terme, ha voluto puntare: nuove tecnologie e inclusività, in continuità con il resto del museo. Ciascuna vetrina è infatti dotata di QR code tramite il quale il visitatore può scaricare e visualizzare i modelli 3d e i contenuti testuali che accompagnano alcuni dei reperti. Ancora, contrariamente a quanto accade solitamente nei musei, il pubblico ha la possibilità di “toccare” con mano dei reperti selezionati sotto la supervisione degli archeologi di Lapis, percependone direttamente la forma, la misura e il peso, la materia…; in programma anche giornate di visita dedicate in particolare a visitatori con disabilità visiva, uditiva o cognitiva.
La mostra “Una giornata di 2000 anni fa: oggetti quotidiani” è inclusa nel percorso di visita e nel ticket di ingresso ed è visibile negli orari e giorni di apertura del Museo: venerdì dalle 15 alle 18, sabato e domenica dalle 9 alle 18.
Tutti gli altri giorni ingresso con prenotazione obbligatoria per scolaresche e gruppi.
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